Associazione Istruzione Unita Scuola-Sindacato Autonomo

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lunedì 16 novembre 2020

Introd, il nuovo borgo da Bandiera Arancione

 

Introd è un bellissimo borgo della Valle d'Aosta che è stato appena premiato con la Bandiera Arancione del Touring Club italiano

Sono da poco stati annunciati i nuovi borghi Bandiera Arancione d’Italia designati dal Touring Club italiano. Incredibili realtà nostrane che sono uno più bello dell’altro. Tuttavia, tra i 5 borghi da poco premiati ce n’è uno che ci ha particolarmente colpiti: Introd in Valle d’Aosta. Un paese dall’aspetto fiabesco e situato ai piedi del monumentale parco Nazionale del Gran Paradiso.

Introd è un borgo montano bellissimo e che offre numerosi spunti per i suoi visitatori. Per esempio, il Parc Animalier d’Introd è un giardino faunistico situato in località Les Villes-Dessus dove è possibile osservare e fare amicizia con gli animali più caratteristici dell’ambiente alpino valdostano, senza dimenticare la completa immersione in una straordinaria flora locale.

Ma non solo, meraviglioso è anche il castello, del XIII secolo, nei pressi del quale si trovano il complesso dei granai e la cappella del Santo Sudario che, durante la stagione estiva, ospita spesso interessanti mostre ed esposizioni temporanee. Da non perdere anche l’Ola, una costruzione alquanto antica e originale, utilizzata nel corso dei secoli come stalla, poi scuderia e infine fienile dai Signori d’Introd.

Il nuovo borgo Bandiera Arancione valdostano, però, è davvero un pullulare di attrazioni interessanti come la Maison Bruil, un’antica casa rurale che oggi si è trasformata nella Maison de l’alimentation, dove è stata allestita l’esposizione Conserver le souvenir…se souvenir pour conserver che ha l’obiettivo di far conoscere i prodotti tradizionali e l’evoluzione delle tecniche conservative.

Inoltre, all’interno della maison è presente anche l’Atelier du Goût, una vetrina ideale per scoprire il territorio e i suoi prodotti in modo concreto e consapevole, anche degustando diverse bontà dell’enogastronomia valdostana.

Da vedere sono poi la chiesa che vanta un imponente campanile alto 26 metri e le latterie di Plan d’Introd e Les Villes-Dessus, che ospitano rispettivamente il museo delle tecniche tradizionali della lavorazione del latte e un centro ludico/interattivo dedicato alla scoperta della tradizionale filiera del latte.

Introd, quindi, è un nuovo borgo Bandiera Arancione della Valle d’Aosta e che si aggiunge ai già noti Étroubles e Gressoney-Saint-Jean. Un paese montano abitato sin dai tempi del neolitico e premiato per il pregevole contesto paesaggistico e per la variabilità e fruibilità degli attrattori. Non resta che mettere Introd nella lista dei desideri e visitarlo non appena si avrà modo.

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lunedì 19 ottobre 2020

Le Isole Brioni sono conosciute da molti anni di attività di Josip Broz Tito, l'ex presidente della Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia.

 

Tito visitò Brioni per la prima volta nel 1947 e la Villa Bianca divenne la sua residenza ufficiale nel 1953. Il suo ultimo soggiorno a Brioni è stato registrato nel 1979. Tito trascorse a Brioni in media quattro mesi all'anno e il Brioni Maggiore e Vanga erano i suoi luogo di residenza preferiti.  

Tito era un eminente uomo di stato e uno dei fondatori del Movimento dei non allineati. L'ex presidente dell'ex Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia a Brioni ha ospitato numerosi capi di stato e di partito. Le Brioni erano uno degli influenti centri della politica mondiale.

Tito dalle Brioni conduceva lo stato, il Partito e l'esercito

Amante della natura, entusiasta degli animali e conoscente dei valori storico-culturali, Tito ha sostenuto la protezione delle foreste, del paesaggio, dell'allevamento e popolamento degli animali, la ricerca e la conservazione di monumenti e l'organizzazione di strutture alberghiere. Grazie a questa scelta, le Brioni hanno conservato e sono diventate attraenti per i turisti nazionali e stranieri. 

Tito e l’Istria

Josip Broz Tito era in stretti rapporti con i suoi vicini, e riceveva spesso i rappresentanti delle organizzazioni e delle comunità sociali e politiche. Conobbe tanti istriani soggiornando dalle loro parti; visitava spesso le organizzazioni lavorative, le scuole e gli ospedali, e partecipava alle manifestazioni culturali e alle riunioni popolari. =""> 

Tito sulle Brioni 

Tito ospitò tanta gente sulle Brioni.  Subito dopo il suo arrivo, incominciò il rinnovamento intensivo e lo sviluppo delle isole. Furono sanate le conseguenze del bombardamento, completato l’inventario derubato, posata la nuova tubazione e l’elettrocavo Fasana – Brioni, sanati i danni agli alberghi e alle ville, purificate le foreste, assestati i parchi, rimboscati i terreni nudi, protetti i monumenti culturali e rinnovati gli zoo. Con il bombardamento, gli alberghi danneggiati “Nettuno I” e “Nettuno II” furono completamente distrutti. Sulla base delle fondamenta di “Nettuno II”, nel 1961 fu costruito l’albergo “Istria”.nbsp;
Sulle Brioni Tito non fu ospitante e interlocutore soltanto di statisti, politici e diplomatici, ma anche di tante personalità pubbliche e culturali (Valentina Tereshkova, Che Guevara, Alberto Moravia, Mario del Monaco, Sofia Loren, Carlo Ponti, Gina Lollobrigida, Elizabeth Taylor, Richard Burton e tante altre personalità del Paese e dell’estero). Tito si sposò tre volte. Dalla prima moglie Pelagija Belousova ebbe 3 figli: Žarko, e Zlatica e Hinko, che morirono da bambini. Durante il suo secondo matrimonio con  Herta Haas,  nacque suo figlio Mišo, e da Jovanka Budisavljević non ebbe figli. Dopo la sua morte rimasero i suoi due figli, sei nipoti, nove bisnipoti e due trinipoti  

Tito nel tempo libero

Durante la pausa tra i Viaggi della pace, i congressi e le sedute, il presidente Tito usava il suo tempo libero per le attività che gli ampliavano gli orizzonti e le conoscenze. La luce a casa sua era accesa fino a notte inoltrata. Tito amava la fotografia. Spesso faceva e sviluppava le fotografie da solo nel laboratorio fotografico su Vanga. La parte dell’attrezzatura gliel’ha regalata il presidente americano Kennedy. 
Il suo amore verso gli animali dimostrava sulle Brioni con l’allevamento e la protezione del mondo animale. Oltre alle specie animali autoctone, nello zoo e nel parco safari vivevano tante specie regalategli da varie parti del mondo. 
Tito spesso passeggiava per le Brioni, lavorava nel frutteto e nel vigneto, si prendeva cura di ogni albero, monumento culturale, rarità naturale, opera d’arte e altri valori. Molto noti sono “I mandarini di Tito” che regalava a tutti, per tutto l’ex paese, nonché le ricerche della località “Castrum Bizantino”, con cui è stata completata la storia delle Brioni dal II secolo a. C. al XIV secolo d. C.

Tito e statisti

Sulle Brioni  Tito svolgeva una parte significativa delle sue attività statali e politiche. In novanta incontri parlò con presidenti, re e imperatori di sessanta stati, e inoltre si incontrò con presidenti  di governi e con ministri di un centinaio di paesi di tutto il mondo. Sulle Brioni Tito ricevette più di duecentocinquanta delegazioni statali e parlamentari,  delegazioni di partito, quelle sindacali, militari, scientifico-tecniche, nonché altre delegazioni straniere e ancora di più delegazioni del territorio dell’ex Jugoslavia. Parlò con più di 300 capi di missioni diplomatiche del paese e con ambasciatori accreditati nel territorio del’ex Jugoslavia. 

Alle Brioni venivano diversi statisti e leader di partiti dell’Est e dell’Ovest, dell’Africa, dell’Asia e di altri continenti, al fine di scambiare le opinioni con Tito, sentire i suoi consigli e avviare delle iniziative internazionali. Tra di loro c’erano anche Hailé Selassié, imperatore dell’Etiopia, Gamal Abd el-Naser, presidente dell’Egitto, Jawaharlal Nehru, presidente del governo indiano, Houari Boumédiène, presidente dell’Algeria, Kenneth Kaunda, presidente della Zambia, Kwame Nkrumah, presidente del Ghana, Habib Bourghiba, presidente della Tunisia, Ahmed Sukarno, presidente dell’Indonesia, Houa Kuo-Feng, presidente della Cina, Fidel Castro, presidente di Cuba, Ho Chi Min, presidente del Vietnam e Urho Kekkonen, presidente della Finlandia. Gli ospiti di Tito sulle Brioni furono anche dei capi statali e politici dei paesi dell’Europa dell’Est come Nikita Chruščëv, Leonid Brežnev e Nikolaj Podgornyj, Nicolae Ceauşescu, János Kádár, Edward Gierek, Walter Ulbricht e Yumjaagiin Tsedenbal.  

Sulle Brioni Tito fu ospitante di tanti sovrani: oltre a Hailé Selassié, ricevette Paolo, re di Grecia, Sihanouk, principe della Cambogia, Zahir, re dell’Afghanistan, Pahlavi, scià d’Iran, Olav, re di Norvegia, Jean, granduca del Lussemburgo, Giuliana, regina dei Paesi Bassi, Elisabetta, regina del Regno Unito, Birendra, re del Nepal, Margherita, regina di Danimarca e Husayn, re di Giordania.

Tito e i Non allineati

Grazie alla riunione  Tito – Naser – Nehru del 1956, quando furono gettate le basi della politica del non allineamento e quando fu firmata la “Dichiarazione delle Brioni”, le Brioni diventarono note come “le isole della pace” e “il porto originale dei non allineati”. 

Tito partì l’ultima volta dalle Brioni il 29 agosto 1979 alla VI  conferenza dei capi di stati e di governi dei paesi non allineati  tenutasi all’Avana

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lunedì 5 ottobre 2020

Trieste, la città dei record ha stregato National Geographic

 

National Geographic ha dedicato un lungo reportage a Trieste, la città dei record: ecco i primati detenuti dal capoluogo del Friuli Venezia Giulia

La città di Trieste ha stregato la celebre rivista ‘National Geographic‘, che le ha dedicato un lungo reportage nel numero di autunno della sua sezione “viaggi”. L’approfondimento è intitolato “Trieste guarda al futuro“. Nel sottotitolo si legge: “Cristallizzata da anni nel suo elegante abito di inizio Novecento, oggi la città tenta un balzo nel nuovo millennio fatto di cultura, commercio, sviluppo e nuovi stili di vita”.

Nel lungo reportage Trieste, città “sospesa nel tempo e nella storia”, è descritta attraverso i suoi teatri, le sue botteghe e i suoi locali dal fascino irresistibile.

Non solo: la celebre rivista si è soffermata sui numerosi record detenuti dal capoluogo del Friuli Venezia Giulia. Trieste, infatti, è la città col numero più alto di spettacoli teatrali per numero di abitanti, quella con più bar e quella con più caffè bevuti durante l’anno. Non è ancora tutto: piazza Unità d’Italia è la più ampia piazza d’Europa collocata sul mare.

Trieste, nuovo riconoscimento dall’Unesco

Il reportage del ‘National Geographic’ è arrivato in concomitanza con l’ingresso della città di Trieste (e di Lucca), a fine settembre, nella rete globale Learning Cities dell’Unesco. La stessa Unesco ha motivato così la decisione: “Lucca e Trieste sono state scelte come eccezionali esempi di come l’apprendimento permanente può diventare una realtà a livello locale”.

Il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza, su ‘Facebook’, ha commentato così la notizia: “Siamo molto soddisfatti per questo ulteriore riconoscimento per Trieste che ha premiato la nostra candidatura portata avanti con molto impegno dall’assessore Serena Tonel con gli uffici del Comune di Trieste. Questa è un’ulteriore certificazione del ruolo internazionale della nostra importante città e del grande lavoro che stiamo facendo per valorizzare il nostro territori”.

Il nuovo riconoscimento ha fatto seguito alla nomina di Trieste a Capitale Europea della Scienza 2020.

Trieste, la città della Barcolana

Sempre in questi giorni e, più precisamente, il 3 ottobre 2020, si aperta ufficialmente col tradizionale alzabandiera nella sede della Società Velica di Barcola e Grignano la 52esima edizione della Barcolana, storica regata velica internazionale che si tiene ogni anno nel Golfo di Trieste nel mese di ottobre. L’edizione numero 52 della regata più grande al mondo si conclude l’11 ottobre 2020.

SCELTI PER VOI:

 

mercoledì 9 settembre 2020

Trentino: torna il magico Festival dei Sentieri

 

Sarà un weekend slow, all'insegna della natura, quello che potrete trascorrere nella splendida cornice del Trentino

Sulla scia del turismo lento, alla scoperta delle meraviglie che il nostro Belpaese ha da offrirci, spunta uno degli eventi più attesi dell’anno: stiamo parlando del suggestivo Festival dei Sentieri, un appuntamento imperdibile per tutti gli amanti della montagna.

Il weekend slow è una delle tendenze di questo 2020. Visitare località incantevoli a piedi o in bici, potendo godere appieno dei panorami che si stagliano davanti ai nostri occhi, è un’esperienza che coinvolte ogni anno milioni di persone. E se il paesaggio che ci circonda è quello delle deliziose montagne del Trentino, ecco che la vacanza si trasforma subito in avventura. L’appuntamento con Orme, il Festival dei Sentieri è per il prossimo fine settimana: da venerdì 10 a domenica 13 settembre 2020, i partecipanti potranno esplorare i magici percorsi che si addentrano tra le Dolomiti di Brenta, uno dei panorami più suggestivi dell’intera regione.

La location è quella del borgo di Fai della Paganella, che se d’inverno si tramuta in una delle principali mete sciistiche del Trentino, nei mesi più caldi è il posto perfetto per chi ama camminare nella natura. Boschi rigogliosi, ampie vallate verdi e salite scoscese faranno da sfondo alle lunghe passeggiate che ci accompagneranno durante la terza edizione di Orme. Dopo il successo degli scorsi anni, il Festival dei Sentieri torna a proporre un vasto programma che comprende musica e benessere, teatro e cucina. Il fil rouge che unisce tutte queste esperienze è, naturalmente, il camminare tra le bellezze delle Dolomiti, in un’avventura che si prodiga per unire l’uomo al territorio, così da vivere la montagna in un modo del tutto innovativo.

Sono molti gli eventi previsti nel corso del weekend dedicato al Festival, tutti gratuiti e con obbligo di prenotazione entro il 10 settembre, poiché il rispetto delle misure di sicurezza impone all’organizzazione di formare piccoli gruppi per immergersi nella natura. La varietà degli incontri è tale da regalare un’emozione a chi è in cerca di esperienze diverse: ci sono sentieri adatti anche ai più piccini – percorribili anche con il passeggino – ed avventure da compiere assieme ai nostri amici a quattro zampe. Sempre accompagnati da esperti che ci regaleranno grandi sorprese.

L’appuntamento di apertura del Festival è il Forest Bathing, un’immersione nella faggeta del Parco del Respiro dove assaporare i suoni e i profumi della natura, godendo del loro effetto terapeutico. Nell’avvincente tre giorni a Fai di Paganella, si susseguiranno poi eventi quali la camminata sotto le stelle ascoltando la musica del grande maestro Ennio Morricone, il percorso all’alba con colazione in malga o la meditazione guidata nei boschi. E al termine della rassegna (in questo caso a pagamento), verrà organizzato un pranzo di fine estate da trascorrere con la propria famiglia, assaggiando i prodotti tipici del luogo.

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sabato 25 luglio 2015

Il Tar boccia i presidi: non potranno firmare i diplomi di maturità-Il concorso per diventare Preside... | e-participation ed eventi a Milano e sua area metropolitana: cittadini e amministratori assieme per una citta' partecipata

Il Tar boccia i presidi: non potranno firmare i diplomi di maturità
I giudici annullano di nuovo il concorso per dirigenti scolastici. L'assessore Aprea: "È sconcertante, chiederemo una sanatoria"
«È sconcertante». Valentina Aprea, assessore regionale all'Istruzione, sobbalza sulla sedia quando viene a sapere che il Tar ha annullato per la seconda volta il concorso dei dirigenti scolastici. E oggi si precipiterà a Roma, assieme al direttore dell'Ufficio scolastico regionale Delia Campanelli, per fare chiarezza: «Chiederemo una sanatoria - annuncia la Aprea in vista dell'appuntamento con il Capo di Gabinetto del ministero dell'Istruzione - E vogliamo precise garanzie perché ci sia un avvio regolare dell'anno scolastico».
La Regione pretende che a settembre i dirigenti scolastici siedano al loro posto con in mano il titolo ufficiale per farlo.
Paradossalmente adesso i presidi non potrebbero nemmeno firmare gli attestati della maturità se non dovesse arrivare per tempo un decreto provvisorio che li autorizzi. E, in teoria, stanno supervisionando gli esami degli studenti, impegnati con gli orali, senza avere, sulla carta, nessun titolo per farlo.
Nel limbo degli errori dell'amministrazione scolastica sono finiti 355 dirigenti, alla guida delle scuole lombarde: il loro concorso, indetto nel 2011, fu annullato da Tar nel 2013 per lo scandalo delle buste trasparenti che compromisero l'anonimato dei candidati.
Dopo nuovi ricorsi, è arrivata la seconda bocciatura: stavolta a causa di «ombre» all'interno della commissione di concorso. Sembra che il presidente e un sottocommissario non avrebbero avuto i titoli per ricoprire quei ruoli. E che non siano stati scelti «interpellando un numero adeguato di titolati». Altro caos. Altra prova da superare per i dirigenti.
«L'amministrazione - si legge nella sentenza del Tar - ha operato senza un adeguato livello di diligenza che si sarebbe dovuto imporre in considerazione della delicatezza delle scelte che si accingeva a compiere, tenuto conto che si trattava di una procedura concorsuale già incorsa in un annullamento giurisdizionale che aveva visto coinvolti un elevatissimo numero di concorrenti, e considerata l'elevata carenza di organico dei dirigenti scolastici».
«Per colpa dell'amministrazione scolastica - insorge l'assessore Aprea - la scuola lombarda vive momenti di grande incertezza e instabilità. A questo punto, chiediamo al ministero di adottare in tempi brevissimi le misure atte a ripristinare il regolare funzionamento delle scuole impegnate peraltro». Valentina Aprea se la prende anche perché in gioco c'è «la dignità professionale» dei dirigenti, sottoposti a un «percorso umiliante e lesivo» della loro carriera.
L'ennesimo intoppo porta la Regione a chiedere con ancora più forza di prendere in mano le redini dei concorsi scolastici. Lo fa tuttavia in un momento in cui i nuovi provvedimenti voluti dal governo Renzi stanno andando nella direzione opposta. La commissione farlocca incaricata di giudicare i dirigenti «è l'ennesima prova che le formule concorsuali centralizzate non possono essere modellate per valutare la professionalità né dei dirigenti né dei docenti». Se fossero gestiti a livello regionale, sostengono da sempre al Pirellone, ci sarebbe più ordine. Lo stesso ministero dell'Istruzione farà ricorso al Consiglio di Stato e nel frattempo ha in serbo (nel ddl della Buona Scuola) alcuni emendamenti per una sanatoria che risolva il pasticciaccio del concorso in Toscana, Campania. E Lombardia. Sperando che tutto si sblocchi entro settembre.
Il concorso per diventare Preside... | e-participation ed eventi a Milano e sua area metropolitana: cittadini e amministratori assieme per una citta' partecipata

venerdì 28 novembre 2014

Il gruppo "AMIC SOLO CITTADINI INVALIDI" INFORMA

SE SEI UN CITTADINO INVALIDO, Il gruppo "AMIC SOLO CITTADINI INVALIDI" HA BISOGNO DI GENTE COME TE.GRAZIE
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" Io Invalido del Club in MoVimento TI INFORMO on line"
Benvenuti nel gruppo AMIC SOLO CITTADINI INVALIDI dello IUniScuoLa.
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Il gruppo ha lo scopo di accogliere ed unire gli invalidi , tutelando gli interessi morali e materiali degli iscritti e delle loro famiglie. In particolare:
«Favorire l'attivazione e il mantenimento del benessere psicofisico degli invalidi»; « Promuovere Online relazioni sociali con le altre associazioni e favorire la partecipazione degli invalidi alle proposte culturali, ricreative e sportive presenti sul territorio »
email: sportello.antistalking@gmail.com

lunedì 7 luglio 2014

Aderisci al Gruppo Battitori Liberi Uniti
https://www.facebook.com/groups/470643416371678/
foto di Dino Donofrio.